XVI SETTIMANA DELL'ASTRONOMIA-Anno Internazionale della Luce
Relazione inviata da una studentessa presente all'evento.
CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA XVI SETTIMANA
DELL’ASTRONOMIA SAIt
Quest’anno la “ XVI Settimana dell’Astronomia”,
organizzata dalla SAIt, la Società Astronomica Italiana, è stata aperta al Planetario
di Bari “Sky-Skan”, con la collaborazione della SAIt Puglia, il giorno tredici
aprile 2015, presentando una lectio
magistralis del Prof. Roberto Buonanno,
presidente della SAIt, dal titolo “Luce e Armonia nell’Universo”. Il tema scelto per la “settimana
dell’astronomia” di quest’anno è la LUCE, anche perché il 2015 è stato
dichiarato “Anno della Luce” dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L’intento di far conoscere nuovi
orizzonti dell’astronomia è stato ben accolto dagli studenti delle scuole della
Puglia, che hanno partecipato e ascoltato con attenzione la conferenza.
Durante l’incontro il professore ha
parlato di temi specifici, presentando importanti personaggi del passato che
hanno contribuito alla scoperta dell’Universo e alla sua conformazione.
Tra i temi principali vi è l’armonia,
presentata come “motivo matematico che mettere in relazione le cose qui sulla
terra con quelle del cielo”.
L’armonia è uno dei due meccanismi che
compongono una nota, insieme alla melodia.
Quest’ultima, invece, rappresenta
l’unità di tempo, formata dall’unione di frazioni di tempo: le note.
In passato, si pensava che la melodia
avesse un legame con l’Universo, unità fisica. Si tratta di una metafora in
quanto si paragonava l’Universo ad un bicchiere di cristallo, formato da tante
sfere che rappresentavano le orbite sulle quali passavano i pianeti. Essi formavano
una melodia composta dai singoli suoni che ogni pianeta produceva, simile ad un
dito che striscia sull'orlo del bicchiere di cristallo.
Sì è arrivato a queste conclusioni,
assemblando vari studi conseguiti da persone notevoli: Filolao, nel V sec. a.C.,
ha una visione cosmologica dell'Universo in cui la Terra gira insieme ai
pianeti intorno a un fuoco centrale; poi Eudosso, matematico vissuto nel IV
sec. a.C., ritiene che i pianeti si muovano su sfere di cristallo intorno alla
Terra immobile.
Oltre a filosofi e matematici, una
suora analfabeta, Ildegarda di Bingen (1098-1179) ebbe delle visioni del
Signore che le spiegava come era fatto il mondo.
Notevole fu anche il filosofo Robert
Fludd (1574-1637), che scrisse la "Teoria del Cosmo", opera nella
quale il "mondo grande" ed il "mondo piccolo" erano
considerati il mondo dell'Universo, il macrocosmo, e il mondo dell'uomo, il
microcosmo.
L'astronomo e matematico tedesco
Keplero, nel 1596, si pose delle domande sulle orbite dei pianeti, quali:
"Perché Dio ha inventato le orbite?", "Perché esistono quelle
distanze?" e "Perché Marte e Giove sono così distanti?". Ritenne
di aver trovato la soluzione nei solidi platonici, ovvero cinque solidi che
hanno tutte le facce uguali, formate da solidi regolari. Ne dedusse, quindi,
che esistevano solo sei pianeti perché c’erano solo cinque solidi platonici,
uno per ciascuno, ponendo al centro la Terra.
In questo modo studiò l'armonia di questo sistema, unendo i
singoli suoni prodotti dai pianeti; ma il suono finale non era un suono
gradevole, concludendo il suo pensiero con l’affermazione "la musica dei
pianeti" è troppo bella per essere ascoltata: il Signore l'ha suonata una
sola volta, alla creazione, e la suonerà nuovamente alla distruzione.
Per realizzare gli studi con i quali
pervenne alla scoperta dei reali moti non uniformi dei pianeti intorno al Sole
su orbite ellittiche, Keplero si servì delle osservazioni dell'astronomo danese
Tycho Brahe.
Negli antichi studi precedenti a
Copernico e Keplero vi era un comune errore, cioè quello di porre la Terra al
centro di ogni sistema.
Dopo aver reso interessante questa
spiegazione con immagini e video, il professore Buonanno ha esposto un
ulteriore argomento che riguarda la luce, grazie alla quale conosciamo l'Universo.
Guardando lontano, indietro nel tempo,
si arriva a 380.000 anni luce dopo l'esplosione del Big Bang, che sarebbe
avvenuta circa 13,7 miliardi di anni fa. Si ha questa opportunità grazie ai
fotoni, particelle elementari che non decadono, se non assorbite da altre
particelle. Per questo si possono rilevare i fotoni emessi durante le prime
fasi della creazione dell'Universo. Tuttavia, non è possibile rilevarne alcuni
antecedenti a quei 380.000 anni luce, perché intrappolati.
La conferenza è terminata con alcune
domande poste dagli studenti, tra le quali interessante è stata: "Se l'Universo
è massa, come fa ad espandersi più veloce della luce, se sappiamo che un
qualsiasi corpo di massa x non può superare tale velocità?".
Il professore ha risposto che si
tratta di una velocità arbitraria, più veloce della luce perché l'Universo si
espande in uno spazio che non appartiene all'Universo stesso. Probabilmente si
tratta del nulla; quindi può muoversi anche molto più velocemente della luce.
Prima di assistere alla visione dello
spettacolo del planetario, il professore ha concluso la conferenza con una
frase: "Senza di noi, l'Universo non esiste, si deve prendere atto che noi
riusciamo a capire l'Universo perché siamo qui".
Nel planetario abbiamo, quindi, visto
in diretta la nostra galassia, la “Via Lattea”, e le ottantotto costellazioni.
Successivamente, è stata mostrata la
mappa dei neuroni del cervello e si è appreso che assomiglia alla mappa dell'Universo.
Si possono trarne delle conclusioni, ovvero: "la musica rappresenta l'armonia che c'è nell'universo e nella nostra testa".
La giornata didattica è terminata con
il ritorno degli studenti alle proprie scuole.
Il professore Buonanno ha dichiarato:
"Sono rimasto sorpreso dall'attenzione con la quale gli studenti hanno
seguito la mia conferenza. Mi ha colpito inoltre la profondità di domande che i
giovani mi hanno rivolto, segno che la scuola italiana è in grado di
trasmettere i contenuti e, soprattutto, i meccanismi della cultura. Non posso
che complimentarmi con gli insegnanti di questi ragazzi".
Alunna: Martina Pellicoro
Scuola: Liceo Scientifico “IIS P.ssa Maria Pia”
Taranto
Classe: 1^ LS E
Data: 13/04/2015
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